Le storie più belle sono quelle che nascono da premesse impossibili, come questa: può un grosso blocco di cemento, di punto in bianco, prendere il largo e navigare nell’oceano? Secondo la logica e il senso comune, no; eppure è quello che è accaduto, in un pomeriggio di pioggia in cui ha piovuto veramente tanto, alla biblioteca Jacques Prevert.
Un’intera classe di prima media, compreso il ripetente Saïd e il professore di tecnologia, il direttore, la bibliotecaria, la donna delle pulizie, restano bloccati in biblioteca e si ritrovano a vivere un’avventura da marinai, loro malgrado.
La ciurma improvvisata si tiene a galla e riesce a sopravvivere grazie alle mille risorse del professore di tecnologia, e all’aiuto di alcuni classici della letteratura d’avventura, da cui attingere consigli e ispirazione. Tra i mille libri della biblioteca Jacques Prevert ci sono capolavori immortali della letteratura, che anche gli adulti confessano di non aver mai letto, e romanzi per bambini troppo piccoli, che a leggerli in prima media, qualcuno si vergogna; eppure sarà proprio uno di questi libri a salvare la pelle a tutti.
Come in ogni avventura degna di questo nome, non mancano gli imprevisti, le difficoltà, i momenti in cui si ride e quelli in cui sembrano tutti spacciati. Il viaggio in biblioteca è anche, e soprattutto, un’occasione unica per imparare, per mettersi alla prova e per crescere: i ragazzi, e anche gli adulti, imparano ora dopo ora, giorno dopo giorno, a convivere, scegliendosi ciascuno il proprio ruolo, perché da questo dipende la sopravvivenza di tutti; e non sempre è facile andare d’accordo. Qualcuno prima o poi commette un errore, e questo può costargli caro, come capita al povero Kevin, che voleva solo fare una sorpresa ai suoi amici, e invece li mette tutti nei guai. Ad altri le cose vanno meglio: Saïd entra in biblioteca testone e svogliato, e ne esce che è un ometto responsabile e anche dal cuore tenero, scopriamo. E poi, quando si naviga su una biblioteca, senza scorte di cibo, bisogna imparare a pescare, cucinare, e mangiare il pesce, anche se proprio non va giù: c’è poco da fare gli schizzinosi.
Meno male che il tempo era bello, di Florence Thinard, pubblicato da Camelozampa, è nella cinquina del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2020 per la categoria + 11. È il libro giusto per chi ama i libri, ed è anche il libro giusto per quelli che pensano che le biblioteche siano posti noiosi: dopo aver letto l’avventura della biblioteca Jacques Prevert, dovranno ricredersi.