Il prestigioso premio viene assegnato al miglior romanzo inglese pubblicato nel Regno Unito. George Saunders ha vinto con il suo romanzo “Lincoln nel Bardo”, edito in Italia da Feltrinelli.
Il premio, che prevede per il vincitore una somma di 50 mila sterline (circa 55 mila euro), è stato assegnato a George Saunders durante la cerimonia di premiazione tenutasi alla Guildhall di Londra.
Per il secondo anno consecutivo, è un americano ad aggiudicarsi lo storico riconoscimento (nel 2016 ha vinto The Sellout di Paul Beatty) assegnato ogni anno al miglior romanzo originale, scritto in lingua inglese e pubblicato nel Regno Unito. Originariamente, solo i cittadini del Commonwealth, dell’Irlanda e successivamente dello Zimbabwe avevano diritto a concorrere per il premio. Dal 2014, invece, ogni romanzo in lingua inglese può partecipare.
Lincoln nel Bardo
Il romanzo Lincoln nel Bardo
La trama
dalla scheda libro di Feltrinelli Editore
Febbraio 1862, la Guerra Civile è iniziata da un anno, e il Presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln, è alle prese con ciò che sta assumendo i contorni di una catastrofe. Nel frattempo Willie, il figlio prediletto di undici anni, si ammala gravemente e muore. Verrà sepolto a Washington, nel cimitero di Georgetown. A partire da questa scheggia di verità storica – i giornali dell’epoca raccontano che Lincoln si recò nella cripta e aprì la bara per abbracciare il figlio morto –, George Saunders mette in scena un inedito aldilà romanzesco popolato di anime in stallo.
Il Bardo del titolo, un riferimento al Libro tibetano dei morti, allude infatti a quello stato intermedio in cui la coscienza è sospesa tra la vita passata e quella futura. È questo il limbo in cui si aggirano moltitudini di creature ancora troppo attaccate all’esistenza precedente come Willie, che non riesce a separarsi dal padre, e il padre, che non riesce a separarsi dal figlio. Accompagnati da tre improbabili guide di ascendenza dantesca, assisteremo allo sconvolgimento nel mondo di queste anime perse per l’arrivo di Willie, che è morto e non lo sa, e di suo padre, che è come morto ma deve vivere per il bene del proprio paese. Ascolteremo le voci – petulanti, nostalgiche, stizzose, accorate – degli spiriti e il controcanto della storia. Leggeremo nei pensieri di Lincoln e nella mente di suo figlio, uniti da un amore che trascende il dolore e il distacco fisico.
Il romanzo si svolge in una sola notte, in un territorio dove tutto è possibile, dove la logica convive con l’assurdo, le vicende vere con quelle inventate, dove tragedia e farsa si compendiano in un’unica realtà indifferenziata e contraddittoria. Come si può vivere, amare e compiere grandi imprese, sapendo che tutto finisce nel nulla.
“Un capolavoro di generosità e umanità.” Colson Whitehead
“Delicato, profondo, autentico e divertente.” Thomas Pynchon
“Un libro che rimette in discussione la nostra idea di romanzo.” The Washington Post”
Il video della presentazione di Lincoln del Bardo
Tra le edicole del Cimitero Monumentale, accompagnata dalle voci di Anna Nogara e Elena Russo Arman, con la regia di Luca Scarlini. A seguire la conversazione tra George Saunders e Paolo Di Paolo tra le statue e le lapidi del porticato all’ingresso del cimitero.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=354&v=-rJOKrY7X44
La Shortlist dei finalisti
Il 13 settembre scorso sono stati annunciati i sei finalisti di quest’anno:
4321 di Paul Auster, Stati Uniti
History of Wolves di Emily Fridlund, Stati Uniti
Exit West di Mohsin Hamid, Regno Unito-Pakistan
Elmet di Fiona Mozley, Regno Unito
Lincoln in the Bardo di George Saunders, Stati Uniti
Autumn di Ali Smith, Regno Unito
Ecco il loro video di presentazione: