La bambina dei libri, Oliver Jeffers e Sam Winston
Lapis, 2017, ISBN: 9788878745223
Ho letto il libro che ha vinto il BRAW (Bologna Ragazzi Award) per la sezione Fiction nell’ultima edizione della Children’s Book Fair di Bologna: La bambina dei libri, di Oliver Jeffers e Sam Winston.
La motivazione della giuria è questa.
La bambina dei libri – come dice, presentandosi – viene da un mondo di storie. I protagonisti del libro, infatti, sono una bambina, un bambino e quasi tutti i grandi capolavori della letteratura per ragazzi mondiale. La bambina dei libri è stato accolto con entusiasmo, perché celebra le storie più amate dai bambini degli ultimi due o tre secoli, letteralmente disegnando – grazie all’arte tipografica di Sam Winston – con le parole dei libri gli elementi più significativi di ogni tavola.
La bambina fa il suo ingresso in zattera, seduta con un libro in mano e i piedi a mollo in un C’era una volta… che s’increspa sul pelo dell’acqua. Naviga su un mare fatto coi testi di Robinson Crusoe e dei Viaggi di Gulliver e altre grandi storie di mare, fino ad approdare a casa di un bambino, per chiedergli di andare via con lei. Il bambino non ci pensa due volte, quindi si incamminano su una strada fatta di Alice nel paese delle meraviglie. La bambina lo accompagna, pagina dopo pagina, attraverso le avventure che abbiamo letto tutti almeno una volta: vanno via verso le nuvole come Peter Pan e Wendy; si infilano in una grotta fatta di storie di pirati, alla ricerca di tesori nascosti; giocano tra i boschi di Hansel e Gretel e Cappuccetto Rosso; fuggono da mostri e castelli stregati fatti di Frankenstein e Dracula e si addormentano, stanchi, su nuvole fatte di nenie e ninnananne. In ogni pagina la bambina dà al bambino un assaggio di quello che può trovare nei grandi classici citati.
Sulla copertina, la protagonista è seduta su un libro che a sua volta ha sulla copertina un lucchetto. Alla fine del libro avviene, simbolicamente, la consegna della chiave, che il bambino può usare per aprire, a questo punto, qualsiasi libro, e ritornare nel mondo dei libri ogni volta che lo desidera. Ma una volta bambini dei libri, si resta bambini dei libri per sempre, quindi possiamo usare la chiave anche da grandi, non dimentichiamocelo.
Credo che il bello di questo libro sia non tanto nella celebrazione della letteratura per ragazzi, quanto nell’invito che rappresenta, e che è rivolto a tutti coloro che sono stati bambini dei libri: coinvolgere i bambini nella lettura e accompagnarli, mostrare loro tutto ciò che possono avere e, alla fine, consegnare loro la chiave, perché siano liberi di sfogliare, di scegliere e di divertirsi coi libri.
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